Disney ha abbracciato uno stile decisamente più adulto con una produzione violenta e sanguinosa: la presentazione ha spiazzato tutti.
Siamo abituati ad associare Disney ai cartoni animati della nostra infanzia e dunque ad immagini innocenti e fanciullesche, adatte appunto ad un pubblico molto giovane. Tuttavia già da tempo l’azienda americana ha allargato i proprio orizzonti attraverso l’acquisizione di brand molto popolari tra adolescenti e giovani adulti.
In questi anni abbiamo infatti assistito all’espansione di produzioni targate Marvel e Star Wars – brand che ormai da tempo sono entrate a far parte di Disney – e prima ancora c’era stata la produzione di qualche saga rivolta al pubblico adolescente come I Pirati dei Caraibi, ma anche i live action dei classici.
C’era tuttavia un filo comune in tutte queste produzioni per bimbi, adolescenti e giovani adulti, la violenza era edulcorata e anche negli action più frenetici non c’era spazio per sangue e scene impressionanti, drammatiche sì ma mai cruente e splatter. Insomma era come se Disney volesse abbracciare un genere più adulto senza che venisse del tutto cancellata quell’innocenza tipica delle produzioni storiche.
Ebbene sembra che anche quest’ultimo barlume di innocenza verrà cancellato dalle prossime produzioni dell’azienda americana. Al recente CinemaCon, infatti, Disney ha presentato quello che è in assoluto il panel più adulto della sua storia. Le produzioni principali sono state infatti il terzo capitolo di Deadpool, film impregnato di sarcasmo e ironia politicamente scorretta, e Alien: Romulus.
Il nuovo capitolo della famosa e amata saga horror fantascientifica è probabilmente uno dei film più attesi di questo 2024 e ogni immagine e teaser rilasciato finora non ha fatto altro che alimentare le aspettative già altissime della fanbase. Sembra infatti che il lavoro svolto dal regista Fede Alvarez sia di altissimo livello e rispetti sia le atmosfere che l’immaginario dell’opera partorita dalla mente di Ridley Scott (d’altronde quest’ultimo rimane il produttore).
Proprio la presentazione a porte chiuse del trailer narrativo di Alien: Romulus è ciò che ha segnato il definitivo addio di Disney ai film edulcorati. Nella prima clip si vedono due ragazze che trovano il cadavere di un uomo e accanto a lui un dispositivo che consente di fare una radiografia al corpo. Una delle due preme un pulsante che si trova sul collo dell’uomo e il cadavere si muove improvvisamente chiudendo gli occhi e palesando che in realtà si trattava di un androide.
Nella seconda clip si vede invece un uomo in preda a delle convulsioni all’interno di una navicella aliena. Una delle due ragazze lo trova e grazie al dispositivo a raggi x mostra a tutti che al suo interno uno xenomorfo sta cercando di farsi largo tra le sue viscere. La scena disegna perfettamente un climax ascendente di tensione che si conclude con l’uscita dell’alieno dallo stomaco del malcapitato, una scena violentissima per nulla in linea con l’immaginario Disney ma perfettamente a fuoco con quello di Alien.
I fan sono soddisfatti e gli scettici che temevano in una versione light di Alien possono anche abbandonare asce e forconi. Adesso l’attesa per Romulus è ancora più alta e il 14 agosto non è stato mai così lontano per gli appassionati del brand. L’eventuale successo al botteghino di questo film potrebbe inaugurare la terza fase del Disney Cinematic Universe, quella in cui l’intrattenimento per bambini diventa solo una nicchia della produzione per buona pace dei nostri ricordi nostalgici.
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